Matteo Peruzzi L.S. E.Majorana (To)

Cesenatico, Olimpiadi della Matematica 2023, 24esima edizione: un sogno che si realizza per centinaia di ragazzi che hanno scelto di rappresentare la propria scuola nella più grande competizione nazionale dedicata alla matematica. Le 120 squadre migliori d’Italia, tutte formate da ragazzi tra i 14 e i 19 anni, si sfidano su problemi di livello folle e cercano di attuare la strategia migliore per ottenere il punteggio più alto. È la sfida dei migliori, di chi si allena ore ed ore per un anno intero per questo momento e lotta con le unghie e con i denti per strappare una posizione in classifica, come dei veri e propri atleti. Forse proprio per questo si chiamano Olimpiadi. Le due ore di gara durante la finale, tra urla, corse e problemi di ogni tipo, sono un vero stress psicofisico per i concorrenti. Erroneamente si può pensare che le gare di matematica siano uno “sport” tranquillo e soprattutto silenzioso, non è così…tifo sfegatato, cronista esaltato e musica rock ad alto volume, per cercare in tutti i modi di rendere incredibile l’esperienza sia ai concorrenti che al pubblico. Chi dice che la matematica sia noiosa non ha visto una di queste gare: l’atmosfera che si respira prima della gara e nei minuti finali può far innamorare, anche i più scettici. Il bello delle finali nazionali è proprio questo, guardare occhi commossi di chi ce l’ha fatta, o occhi sconsolati di chi sa di aver perso un’occasione. C’è chi si accontenta di arrivare in top 20 e chi di essere riuscito “solo” ad arrivare alla fase finale. Chi vuole vincere a tutti i costi e chi si vuole semplicemente godere il momento.

Sabato la finalissima…le 30 squadre entrano nel Palasport della città, accompagnate dal boato del pubblico, cori, bandiere e striscioni, per supportare la propria scuola in uno dei momenti più importanti dell’anno. Al termine della gara, dopo una vivacissima lotta per il podio, il Galileo Ferraris di Torino, campione in carica, fa doppietta, Risolvendo 19 su 21 problemi e vincendo di ben 400 punti sulla seconda classificata, il liceo Calini di Brescia. Terza posizione per il Righi di Roma.

Io sono Matteo Peruzzi, e dopo aver raccontato il meglio di questi giorni, mi ritaglio un piccolo spazio per raccontare come ho vissuto quest’esperienza. L’aver partecipato a una gara come questa riempie il cuore e la mente di mille emozioni e pensieri. Per chi come me non è abituato a partecipare a gare così importanti, vivere la competitività del momento e mettere in pratica una passione per i numeri presente in me da una vita, è un qualcosa di magnifico. Poter rappresentare la propria scuola, a livello nazionale, è una soddisfazione immensa. Siamo arrivati a Cesenatico con pochissime possibilità di andare avanti, e così è stato, ma il fatto di aver perso in semifinale, non ci abbatte e ci porta a un desiderio di miglioramento in vista dell’anno prossimo. In questi giorni ho incontrato i migliori del settore, ho avuto il piacere di parlare con i vincitori e ho fatto amicizia con le altre squadre partecipanti. Anche per questo, le Olimpiadi sono una grandissima opportunità, da non sprecare e da cogliere a pieno.

Un grazie va assolutamente a tutti gli organizzatori, che si sono fatti in quattro per portare avanti questo incredibile evento; ai nostri professori, che hanno creduto in noi; al nostro preside, che ci ha permesso di andare a Cesenatico.

E i complimenti a tutti i ragazzi penso siano d’obbligo, per la loro forza di volontà e per la loro bravura in qualcosa che molte persone considerano brutto e inutile.